Omnia mutantur
La scoperta filosofica del pluralismo culturale
"IL LIBRO È USATO, PERTANTO POTREBBE PRESENTARE LIEVI DIFETTI/IMPERFEZIONI. LA FOTO CORRISPONDE AL LIBRO IN VENDITA. L'affollarsi nella vita quotidiana delle differenze culturali, religiose, etniche mette alla prova le nostre idee di tolleranza, convivenza tra eguali, cittadinanza e molto di più. E una sfida ai nostri standard liberali; è una sfida anche per la filosofia. Se tutto si trasforma, come nel verso di Ovidio, le difficoltà di fissare principi si moltiplicano e anche il ""noi"" cui ci affidavamo come ""naturale"" - la nostra identità, la nostra cultura - diventa instabile, assume confini variabili. La filosofia è costretta a reinventare il proprio mestiere, a rileggere il proprio passato con uno sguardo nuovo, a esporsi al rischio del relativismo radicale. Tre filosofi contemporanei ci guidano in un percorso che va dagli apripista pluralisti del pragmatismo americano alla rivelazione di Isaiah Berlin: non c'è un'unica risposta vera a tutte le giuste domande, i nostri valori e le nostre culture vivono nel tempo e nello spazio e non stanno tutti in un singolo mondo sociale. Ogni cultura è incompleta. Se i filosofi hanno finora cercato un punto di vista che somigliasse a quello di Dio, ora prenderemo atto, con William James, che forse a essere plurale è l'universo stesso? Prefazione di Giancarlo Bosetti. Numero pagine 126. Il copyright dei dati è di Informazioni Editoriali I.E. Srl"